La malvasia è un’uva molto nota di cui si parlava già nella mitologia greca. Il vino prodotto con la malvasia, acquista un colore dorato che diventa ambrato con l’invecchiamento. Ha un saporendolce, bouquet intenso, è pesante e duraturo.
Esistono anche alcune qualità di malvasia rossa, tra cui quella di casorzo, coltivata principalmente in provincia di Alessandria e di Asri, e la Malvasia nera di Puglia.
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Mal di bottiglia
– Indisposizione – che colpisce il vino quando, durante la fase dell’imbottigliamento, subisce un eccessivo scuotimento. Se il vino è genuino il fenomeno scompare quando nel giro di qualche mese.
In certi vini molto vecchi il “mal di bottiglia” si manifesta talvolta quando vengono trasportati dalla cantina alla tavola, senza le dovute precauzioni: per questo motivo si consiglia di lasciar riposare il vino almeno una settimana prima di stapparlo.
Età del vino
La diffusa credenza che i vini vecchi debbano essere per forza vini buoni, è, secondo gli esperti, discutibile.
Infatti un vino invecchiato può essere eccellente, ma non necessariamente tale. I vini di qualità media, ad esempio, non migliorano eccessivamente neppure con un lungo invecchiamento, mentre i vini di “buona” qualità possono essere ottimi già da uno-due anni. I pregi di un vino in rapporto all’età, sono legati sia all’annata, sia alla dislocazione del vigneto. Un’annata può essere buona per un vigneto e non esserlo per un altro anche se la distanza tra le due zone è relativa. Per i buoni Borgogna e Bordeaux vale la regola che devono maturare da tre a cinque anni. Tutti i rosè, la maggior parte dei nostri vini e di quelli spagnoli devono invecchiare al massimo cinque anni, fatta eccezione per il Barolo e pochi altri.
Foto presa dal web
San Martino in cantina
La seconda edizione di San Martino in Cantina che si è svolta in 14 regioni italiane domenica 15 novembre si conferma evento di punta dell’autunno con 80mila enoturisti
in visita nelle 200 cantine del Movimento Turismo del Vino aderenti.
Confermato il successo di San Martino in Cantina, giunto quest’anno alla sua seconda edizione. L’appuntamento ha saputo attrarre ben 80mila enoappassionati, che hanno deciso di trascorrere una domenica all’insegna del patrimonio eno-gastronomico, immersi nello splendido scenario della campagna italiana che in questo periodo conosce uno dei suoi momenti più affascinanti.
Complice la calda giornata novembrina, che non ha deluso le aspettative di una gioiosa estate di San Martino, in moltissimi hanno quindi deciso di brindare con il vino novello e i grandi vini da invecchiamento confermando che anche il periodo autunnale può essere un ottimo momento di promozione del vino e del turismo legato ad esso.
Anche le regioni che hanno aderito per la prima volta a San Martino in Cantina hanno riscosso un ottimo successo di pubblico, grazie alle tante iniziative collaterali organizzate dalle singole cantine come mercatini d’antiquariato, mostre d’arte, degustazioni di prodotti tipici e dell’olio nuovo ma anche passeggiate tra i filari delle vigne e visite guidate in cantina per conoscere i luoghi più “intimi” della produzione vinicola.
“San Martino in Cantina –precisa il Presidente del Movimento Turismo del Vino Chiara Lungarotti– si conferma una scommessa vinta per il Movimento Turismo del Vino. Dopo il fortunato esordio dello scorso anno, quest’anno il successo dell’iniziativa è stato confermato. Le cantine aderenti sono passate dalle 150 in dodici regioni dello scorso anno alle 200 in 14 regioni di quest’anno. I visitatori sono quasi raddoppiati e la soddisfazione dei produttori è notevole. Anche San Martino ci conferma un dato già emerso da Cantine Aperte: i turisti del vino sono prevalentemente giovani intorno ai 30/35 anni che amano scoprire tradizioni e sapori di un tempo”.
Ad addolcire la visita nelle 200 cantine italiane che hanno partecipato a San Martino anche le prelibate degustazioni Perugina che hanno proposto un delizioso abbinamento vino – cioccolato.
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Malaga
Noto vino da dessert spagnolo, simile al Lagrima, prodotto nella omonima città con uve Pedro Ximenes e Muscat.Ha un colore che va dal giallo dorato al bruno, è irrobustito e quindi piuttosto dolce.