NGHIAMBARA o CHIAMPARA
NGHIAMBARA o CHIAMPARA…. frittata di cipolle senza uova, quella di oggi è una ricetta tipica di Cosenza. A dir la verità non so neanche se è questo il nome giusto. Ho provato a fare una ricerca in rete, ma non ho trovato niente.
La mia mamma mi ha sempre parlato di questo piatto e di quando la mia nonna lo preparava per i suoi sei figli.
Si tratta di un piatto povero preparato con cipolle, farina e acqua.
500 g di cipolle
olio q.b.
250/300 g di farina
200/250 ml di acqua fredda
sale, pepe nero
Pelare le cipolle e tagliare a fettine sottili. In una padella mettere un fondo di olio, aggiungere le cipolle e farle appassire delicatamente. Infine salare e pepare.
Girare a mò di frittata fino al completamento della cottura.
mi piace da impazzire, neanch’io so’ come si chiama é talmente antica, mia nonna diceva che all’epoca le uova erano riservate per altre preparazioni più importanti e non si potevano sprecare con una frittata che andava bene anche senza…infatti. un’altra versione é con i carciofi, altra prelibatezza della nostra tradizione.
Un’abbraccio e buona domenica delle palme 🙂
io adoro le cipolle!!! le metterei dappertutto se potessi. mi sembra ottima l’idea di fare delle frittelle, per bimbi…. ma senza uova? mi sembra strano ma se tu dici che è buona mi fido e proverò a farla, poi ti saprò dire. la pasta con gli asparagi e lo speck è venuta buonissima anche con quelli coltivati, hanno apprezzato molto!!!!grazie…ciaociao
strepitosa! e una di quelle cose che si preparava in campagna con sfondo pini e c’era un odore di alberi, fiori e terra intensa, mi ricorda quando ero piccina!
Ciao! che bella ed originale questa finta frittata senza uova!! molto gustosa perla presenza delle cipolle e sicurmante diversa!!
e brava la nonna!!!
un bacione
sorella, il nome corretto è CHIAMPARA per come mi è stato suggerito dalla mia colleguccia cosentina doc….
Il nome corretto a cosenza città è ‘nghiambara. È antica di secoli. La ricetta corretta è la prima del blog. Scusate la sicurezza na sono cosentino da 1000 generazioni.
cara sora, adesso correggo e ringrazia la tua colleguccia…chi è?
ma che meraviglia!! una focaccia in padella, una specie di farinata di cipolle, insomma una delizia!!complimenti per la splendida idea!
caspita è irresistibile!! ciao!
nooooooo che meravigliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa questa la faccio di sicuro!!!! tutti nella bagnarola adorano le cipolle! che splendida ricetta!!!!!!! baci Ely
Ely, provala….la pastella deve venire morbida e come dicevo volendo si può are anche tipo frittelle.
la faccio oggi!! poi ti dico 🙂 ciao e buona domenica!!!
ely, fammi sapè ahahah
fantastica!!!!! sarà uno dei miei post prossimamente :-))) baciii
Ely, non vedo l’ora di vedere la tua chiampara!
io la chiamo nghiambara…è buonissima, ora con la ricetta devo provare a farla!!
per venire ancora più soffice ogni volta che si rigira bisogna togliere la crosticina che si forma (mangiatela è buonissima)ripetendo questa operazione fino a che non è ben cotta più si rigira più viene buona………….
Rita, grazie per questo tuo suggerimento….lo sai che non lo sapevo!!!Grazie davvero, continua a seguirmi.
Posso chiederti se sei di Cosenza?
ma fredda non e buona?
siii la nghimbara, ottima!! sono anche io di cosenza e i miei genitori la cucinano spesso. E’ molto meglio della classica frittata di cipolle. complimenti, un saluto. ramona
é davvero fantastica 🙂 io sono una cosentina e proverò a fare anch’io questa ricetta…ti farò sapere 🙂
gemma, prova anche con gli accorgimenti di rita…vedi i commenti precedenti!
E’ davvero buonissima! Io sono romana, ma mio marito è calabrese, zona Filadelfia, e me l’ha fatta conoscere mia suocera, anche lei mi ha raccontato che viene considerato un piatto povero, anzi in tempo di guerra la facevano con le code delle cipolle fresche, che altrimenti avrebbero non utilizzato. Io sinceramente la preferisco alla frittata di uova, a ‘sti punti…viva la povertà!
Dimenticavo….loro la chiamano “la vecchia”..chissà perchè
Ma perchè a Cosenza e Rende la maggioranza delle attività commerciali hanno nel nome un “non solo”?
Siccome mi ispira molto la tua ricetta, vorrei farla sabato, volevo chiedertiperò una cosa, nelle foto vedo che è piuttosto alta, deve essere 4-5 centimetri? (per quella dose che diametro hai usato?), a me piace spessa soltanto non vorrei che essendo la prima volta che la faccio e non essendo esperta, poi al centro non mi si cuoce bene, Inoltre è buona anche fredda o solo tiepida
Grazie Daniela?
@Daniela: prova con il consiglio di Rita :”per venire ancora più soffice ogni volta che si rigira bisogna togliere la crosticina che si forma (mangiatela è buonissima)ripetendo questa operazione fino a che non è ben cotta più si rigira più viene buona……..”
Ho preparato la tua frittata ieri sera con dei cipollotti dell’orto di papà, è venuta molto buona, io l’ho gradita di più tiepida il mio bambino ha detto che era squisita. ho anche delle foto ma credo che qui non si possano inviare, grazie ancora.
Daniela
Ciao! Io sop di Cosenza. Mia nonna la fa sempre, però lo chiama piaxa e dice che ha origini arbereshe! 🙂 la adoro!
Ciao! Io sop di Cosenza. Mia nonna la fa sempre, però lo chiama piaxa e dice che ha origini arbereshe! 🙂 la adoro!
Ciao! Io sop di Cosenza. Mia nonna la fa sempre, però lo chiama piaxa e dice che ha origini arbereshe! 🙂 la adoro!
Ciao! Io sop di Cosenza. Mia nonna la fa sempre, però lo chiama piaxa e dice che ha origini arbereshe! 🙂 la adoro!
Il nome corretto a cosenza città è ‘nghiambara. È antica di secoli. La ricetta corretta è la prima del blog. Scusate la sicurezza na sono cosentino da 1000 generazioni.
Stefano, quindi la mia ricetta va bene??’ se hai qualche suggerimento, per renderla ancora più buona, lo accetto volentieri.