NGHIAMBARA o CHIAMPARA

NGHIAMBARA o CHIAMPARA…. frittata di cipolle senza uova, quella di oggi è una ricetta tipica di Cosenza. A dir la verità non so neanche se è questo il nome giusto. Ho provato a fare una ricerca in rete, ma non ho trovato niente.
La mia mamma mi ha sempre parlato di questo piatto e di quando la mia nonna lo preparava per i suoi sei figli.

NGHIAMBARA o CHIAMPARA.... frittata di cipolle senza uova

Si tratta di un piatto povero preparato con cipolle, farina e acqua.

500 g di cipolle
olio q.b.
250/300 g di farina
200/250 ml di acqua fredda
sale, pepe nero

Pelare le cipolle e tagliare a fettine sottili. In una padella mettere un fondo di olio, aggiungere le cipolle e farle appassire delicatamente. Infine salare e pepare.

In una ciotola sistemare la farina e aggiungere gradatamente l’acqua fredda. Infine salare e pepare. Unire la pastella alle cipolle e amalgamare girando spesso.
Girare a mò di frittata fino al completamento della cottura.
NGHIAMBARA o CHIAMPARA meglio gustarla calda.
n.b.: volendo si può friggere a cucchiaiate tipo frittelle.
Leggi anche la ricetta di patate senza uova (clicca QUI)
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34 comments

  1. mariluna ha detto:

    mi piace da impazzire, neanch’io so’ come si chiama é talmente antica, mia nonna diceva che all’epoca le uova erano riservate per altre preparazioni più importanti e non si potevano sprecare con una frittata che andava bene anche senza…infatti. un’altra versione é con i carciofi, altra prelibatezza della nostra tradizione.
    Un’abbraccio e buona domenica delle palme 🙂

  2. simo ha detto:

    io adoro le cipolle!!! le metterei dappertutto se potessi. mi sembra ottima l’idea di fare delle frittelle, per bimbi…. ma senza uova? mi sembra strano ma se tu dici che è buona mi fido e proverò a farla, poi ti saprò dire. la pasta con gli asparagi e lo speck è venuta buonissima anche con quelli coltivati, hanno apprezzato molto!!!!grazie…ciaociao

  3. simona da san giovanni in fiore ha detto:

    strepitosa! e una di quelle cose che si preparava in campagna con sfondo pini e c’era un odore di alberi, fiori e terra intensa, mi ricorda quando ero piccina!

  4. manu e silvia ha detto:

    Ciao! che bella ed originale questa finta frittata senza uova!! molto gustosa perla presenza delle cipolle e sicurmante diversa!!
    e brava la nonna!!!
    un bacione

  5. fabiana ha detto:

    sorella, il nome corretto è CHIAMPARA per come mi è stato suggerito dalla mia colleguccia cosentina doc….

    • stefano ha detto:

      Il nome corretto a cosenza città è ‘nghiambara. È antica di secoli. La ricetta corretta è la prima del blog. Scusate la sicurezza na sono cosentino da 1000 generazioni.

  6. Francesca ha detto:

    cara sora, adesso correggo e ringrazia la tua colleguccia…chi è?

  7. valeria ha detto:

    ma che meraviglia!! una focaccia in padella, una specie di farinata di cipolle, insomma una delizia!!complimenti per la splendida idea!

  8. federica ha detto:

    caspita è irresistibile!! ciao!

  9. Ely ha detto:

    nooooooo che meravigliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa questa la faccio di sicuro!!!! tutti nella bagnarola adorano le cipolle! che splendida ricetta!!!!!!! baci Ely

  10. Francesca ha detto:

    Ely, provala….la pastella deve venire morbida e come dicevo volendo si può are anche tipo frittelle.

  11. Ely ha detto:

    la faccio oggi!! poi ti dico 🙂 ciao e buona domenica!!!

  12. Francesca ha detto:

    ely, fammi sapè ahahah

  13. Ely ha detto:

    fantastica!!!!! sarà uno dei miei post prossimamente :-))) baciii

  14. Francesca ha detto:

    Ely, non vedo l’ora di vedere la tua chiampara!

  15. sabri ha detto:

    io la chiamo nghiambara…è buonissima, ora con la ricetta devo provare a farla!!

  16. rita ha detto:

    per venire ancora più soffice ogni volta che si rigira bisogna togliere la crosticina che si forma (mangiatela è buonissima)ripetendo questa operazione fino a che non è ben cotta più si rigira più viene buona………….

  17. Francesca ha detto:

    Rita, grazie per questo tuo suggerimento….lo sai che non lo sapevo!!!Grazie davvero, continua a seguirmi.
    Posso chiederti se sei di Cosenza?

  18. Maria Angela ha detto:

    ma fredda non e buona?

  19. Ramona ha detto:

    siii la nghimbara, ottima!! sono anche io di cosenza e i miei genitori la cucinano spesso. E’ molto meglio della classica frittata di cipolle. complimenti, un saluto. ramona

  20. Gemma ha detto:

    é davvero fantastica 🙂 io sono una cosentina e proverò a fare anch’io questa ricetta…ti farò sapere 🙂

  21. Francesca ha detto:

    gemma, prova anche con gli accorgimenti di rita…vedi i commenti precedenti!

  22. Simona ha detto:

    E’ davvero buonissima! Io sono romana, ma mio marito è calabrese, zona Filadelfia, e me l’ha fatta conoscere mia suocera, anche lei mi ha raccontato che viene considerato un piatto povero, anzi in tempo di guerra la facevano con le code delle cipolle fresche, che altrimenti avrebbero non utilizzato. Io sinceramente la preferisco alla frittata di uova, a ‘sti punti…viva la povertà!

  23. Simona ha detto:

    Dimenticavo….loro la chiamano “la vecchia”..chissà perchè

  24. Girolamo ha detto:

    Ma perchè a Cosenza e Rende la maggioranza delle attività commerciali hanno nel nome un “non solo”?

  25. daniela ha detto:

    Siccome mi ispira molto la tua ricetta, vorrei farla sabato, volevo chiedertiperò una cosa, nelle foto vedo che è piuttosto alta, deve essere 4-5 centimetri? (per quella dose che diametro hai usato?), a me piace spessa soltanto non vorrei che essendo la prima volta che la faccio e non essendo esperta, poi al centro non mi si cuoce bene, Inoltre è buona anche fredda o solo tiepida

    Grazie Daniela?

  26. Francesca ha detto:

    @Daniela: prova con il consiglio di Rita :”per venire ancora più soffice ogni volta che si rigira bisogna togliere la crosticina che si forma (mangiatela è buonissima)ripetendo questa operazione fino a che non è ben cotta più si rigira più viene buona……..”

  27. DANIELA ha detto:

    Ho preparato la tua frittata ieri sera con dei cipollotti dell’orto di papà, è venuta molto buona, io l’ho gradita di più tiepida il mio bambino ha detto che era squisita. ho anche delle foto ma credo che qui non si possano inviare, grazie ancora.
    Daniela

  28. Niccolò ha detto:

    Ciao! Io sop di Cosenza. Mia nonna la fa sempre, però lo chiama piaxa e dice che ha origini arbereshe! 🙂 la adoro!

  29. Niccolò ha detto:

    Ciao! Io sop di Cosenza. Mia nonna la fa sempre, però lo chiama piaxa e dice che ha origini arbereshe! 🙂 la adoro!

  30. Niccolò ha detto:

    Ciao! Io sop di Cosenza. Mia nonna la fa sempre, però lo chiama piaxa e dice che ha origini arbereshe! 🙂 la adoro!

  31. Niccolò ha detto:

    Ciao! Io sop di Cosenza. Mia nonna la fa sempre, però lo chiama piaxa e dice che ha origini arbereshe! 🙂 la adoro!

  32. stefano ha detto:

    Il nome corretto a cosenza città è ‘nghiambara. È antica di secoli. La ricetta corretta è la prima del blog. Scusate la sicurezza na sono cosentino da 1000 generazioni.

  33. francesca ha detto:

    Stefano, quindi la mia ricetta va bene??’ se hai qualche suggerimento, per renderla ancora più buona, lo accetto volentieri.

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