Il caffè Espresso Italiano Certificato
Il caffè Espresso Italiano Certificato
Il caffè italiano è rinomato in tutto il mondo, e quello che viene subito identificato con il caffè italiano è il caffè espresso.
Nato nel 1884 a Torino, il caffè corto prodotto con la celebre macchina del bar è diventato presto una tradizione in tutta Italia.
caratteristiche del caffè Espresso Italiano Certificato
Caffè espresso significa fatto al momento. Velocemente, per una breve pausa rigenerante, ma significa anche caffè italiano. Il caffè espresso è uno dei prodotti-simbolo del “Made in Italy”. Nel 1998 è stato fondato l’Istituto Nazionale Espresso Italiano, che promuove, difende e certifica la qualità del vero caffè espresso, attraverso il marchio di Espresso Italiano Certificato.
Il vero caffè espresso italiano, infatti, è il risultato di una lunga tradizione che fonda le sue radici nella creazione delle miscele giuste e nei metodi di preparazione. Temi cari ancora oggi a una delle più importanti aziende italiane produttrici di caffè: la Lavazza.
La lavazza, segue attentamente tutta la filiera. Dalla selezione delle migliori qualità, alla tostatura, a un preciso bilanciamento delle miscele. E’ essa stessa un simbolo del caffè italiano in patria e all’estero.
L’Istituto ha elaborato un profilo, che riunisce tutte le caratteristiche del vero e unico caffè espresso italiano. Grazie alla collaborazione con altri due importanti enti: l’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè e il Centro Studi Assaggiatori. In seguito a una ricerca svolta su un campione di alcune migliaia di consumatori associata ad alcuni test di laboratorio. Gli esperti hanno elaborato il profilo dell’Espresso Certificato, il caffè espresso perfetto che soddisfa il consumatore.
Ed ecco quali sono le caratteristiche del caffè Espresso Certificato. Una tazzina contenente 25 millilitri di caffè, di colore nocciola tendente al colore testa di moro, con riflessi fulvi. La superficie è coperta da una crema molto fine e consistente, senza bolle.
Per quanto riguarda il profumo, esso è intenso, con note di frutta, cioccolato, fiori e pane tostato e permane per minuti anche dopo la deglutizione. Il gusto deve essere vellutato e corposo, rotondo. L’acido e l’amaro devono bilanciarsi in uguale intensità e non deve essere presente alcuna nota astringente.
Dalla torrefazione alla tazzina
Il percorso che porta alla produzione del caffè espresso, parte dai chicchi di caffè crudo. I chicchi vengono tostati e macinati in torrefazione e poi impacchettati. Quindi le miscele per caffè espresso, che solitamente sono macinate in modo più fine di quelle per il caffè da preparare in casa con la caffettiera, vengono inserite nelle apposite macchine. Le eredi di quella brevettata per la prima volta nel 1884 dal torinese Angelo Moriondo, e attraverso il passaggio di acqua calda sotto pressione nella miscela, si ottiene il caffè.
Il caffè espresso è un simbolo a livello internazionale. Tanto amato che gli italiani non si accontentano più di berlo solo al bar, ma lo vogliono degustare anche a casa. Per questo motivo, alcune case produttrici di caffè, hanno iniziato a immettere sul mercato sofisticate macchine per espresso, affiancando alle classiche miscele per la moka quelle per preparare l’espresso fatto in casa. Un caso tra tutti, è quello Lavazza, che oltre a vendere diversi tipi di miscele per espresso, distribuisce anche macchine dal design particolare e relative cialde visionabili alla pagina www.lavazza.it.
La stessa azienda organizza, inoltre, degli incontri di formazione per i professionisti del settore, con il Food Service e il Training Center, il più grande centro di studio e formazione sul caffè al mondo.
Anche l’Istituto Nazionale Espresso Italiano, oltre a certificare gli esercizi che offrono il vero caffè espresso italiano, organizza un corso di formazione rivolto a tutti gli appassionati e gli esperti che hanno intenzione di aprire un bar o una torrefazione.
Copyright Foto: pixabay.com – Espresso; www.lavazza.com