Click etnic haute couture jewels and hat…by Salvo Esposito
In questi giorni, nell’antica Cossa Aenotria, oggi Cassano, sono in gran fermento le lady della città. Secondo chi è bene informato, trascorrono ore al telefono per cercare di capire quale cappello indosseranno domenica primo giugno a quello che si prevede come l’evento mattinè più esclusivo della primavera organizzato da Salvo Esposito. In questa occasione, il giornalista di moda e costume si è ispirato al Dejeuneur sur l’Herbe di Manet, invitando i suoi ospiti nel magnifico scenario naturale del Parco che ingloba il Santuario della Madonna della Catena ubicato nell’immediata periferia della Città di Cassano all’Ionio. Si prevede una giornata bucolica, con ciuchini, zampognari e balli folk. Per le signore è di rigore il copricapo, accessorio tanto amato dalla Regina Elisabetta; sembra che Sua Maestà ne possieda più di cento.
I fortunati invitati porteranno con se un panier, una tovaglia madras e un pled. Complice dell’happening, gli scatti Etnic Couture impreziositi dai gioielli del maestro orafo Gerardo Sacco e dai sublimi abiti Marella Ferrera, Raffella Curiel, Egon Furstenberg, Rosy Garbo e Celli Couture, realizzati dal fotografo Mimmo Aloise con la regia di Salvo Esposito. Inoltre, nel porticato del Santuario potranno essere ammirati alcuni abiti folk rappresentanti i tipici costumi delle città di Castrovillari, Morano, Mormanno, Saracena, Altomonte, Acquaformosa e Civita, con in testa gli abiti popolani cassanesi, realizzati nella primavera del 63, per le donne, dalle sapienti mani della sarta Concetta Bruno e quelli maschili, realizzati dal sarto Francesco Petroni, per volontà del prof. Giuseppe Conte, su suggerimento dello storico Gustavo Selva. Per il singolare evento, Salvo Esposito, frugando nel tempo e nelle molteplici cappelliere delle nonne del comprensorio, con gran fatica ha trovato inusuali cappelli, come un turbante di Anna Toscano, il basco a rete del giorno del si di Laura Stamati e quello a cloche di De Gregorio Elvira, la bombetta di Letizia Donadio Perciaccante e un Borsalino anni ottanta color panna della girl più ambita della città: Maria Francesca Macrini. Al termine della particolare quanto simpatica manifestazione, l’organizzazione ha deciso di premiare quello che sarà il cappello più creativo della giornata.