I Panzerotti pomodoro e mozzarella fritti, vengono detti anche calzoni. Sono a forma di mezzaluna e diffuso soprattutto nel sud Italia. In queste regioni vengono definiti “cibo di strada”, infatti vengono preparati e fritti al momento. Il panzerotto può anche essere cotto in forno per renderlo più leggero, ma sinceramente non è la stessa cosa. Si possono farcire in molti modi.
Io se penso ai panzerotti ritorno indietro nel tempo e precisamente a quando andavo a scuola. Ora non mi dilungo e vi invito a leggere la ricetta…
1 kg di farina 700 ml di acqua, 1/2 lievito di birra 1 cucchiaino di zucchero 3 cucchiaini di sale (oppure prova assaggio) 3 cucchiai di olioFar sciogliere nell’acqua tiepidissima il cucchiaino di zucchero e il lievito
Mettere nella ciotola del Ken, la farina, il sale e l’olio. Azionare le lame (gancio k), e man mano inserire l’acqua-lievito-zucchero
Far lavorare prima lentamente e poi aumentare la velocità a 4, per circa 10/15 minuti.
Mettere a lievitare, fino al raddoppio (circa 1,5 ore) nel forno tiepido, insieme ad una ciotola di acqua calda;
Ed eccovi la ricetta con tutti i passaggi della pasta sfoglia ...un po lunghetto il procedimento ma non poi cosi difficile…basta che ci si presti un po d’attenzione
Ingredienti per preparare mezzo chilo di pasta sfoglia!
75 gr farina 190 gr burro ammorbidito
Secondo impasto: 175 gr farina 00 non manitoba 60 gr burro fuso 70 gr acqua 4 gr sale
Realizzare separatamente i due impasti, lavorando finché si presentano omogenei. Formare due panetti rettangolari di circa 2 cm di spessore.
Qui il panetto di burro e farina
Avvolgere ciascuno di essi in pellicola e porre in frigo per 1 ora /1 ora e mezza. Con il mattarello stendere il secondo impasto formando un cerchio/rettangolo e porre al centro il panetto di burro.
Richiudere la pasta esterna sigillandola formando una specie di pacchetto.
prima cosi
poi cosi
Primo giro: cominciare a stendere per diminuire lo spessore (dare dei colpettini col mattarello in modo da non fare fuoriuscire il burro e rompere l’impasto).
Stendere ottenendo un rettangolo di sfoglia con l?altezza pari a tre volte la larghezza.
Piegare le due estremità, superiore e inferiore in modo che si tocchino al centro.
Ripiegare quindi a metà ancora nello stesso verso. Schiacciare leggermente, avvolgere in pellicola e rimettere in frigo per circa 1 ora.
qui ve lo faccio vedere di lato (chiusura a 4 infatti vedete che ci sono 4 strati )
Secondo giro: disporre il panetto sul tavolo con la piegatura a sinistra
e piegarlo come prima…prima lo stendiamo
poi pieghiamo gli estremi
e un’altra piega
Riporre in frigo per 1 ora.
Terzo giro: sempre con la piegatura a sinistra
stendere il panetto ma questa volta piegarlo solo in tre: cioè piegare un terzo verso il centro
e coprirlo con l’altro lembo di pasta.
qui vedete le tre pieghe
Rimettere in frigo per 1 ora. Trascorso questo tempo è pronta per essere stesa e utilizzata nei modi in cui preferite…data la mancanza di zucchero potete poi usarla sia per i dolci..i cannoli di pasta sfoglia alla crema, dischi di pasta sfoglia per torte ma anche per salatini di ogni genere
La piadina (all’olio d’oliva) è l’alternativa al pane, veloce da preparare ed è graditissima ai ragazzi.In estate si può gustare con pomodoro e tonno, formaggio e verdure grigliate, prosciutto e insalatine ecc. o come la vostra fantasia vi suggerisce. La ricetta che vi propongo è stata preparata con la farina tipo 2. Oggi stiamo vivendo un ritorno ai prodotti che solo le nostre nonne conoscono e apprezzano, la richiesta del mercato di prodotti genuini ci invoglia alla produzione di farine meno raffinate ma ricche di gusto.
La Piadina romagnola è la regina dello street food. Perfetta come piatto unico per un pranzo informale, la piadina può essere utilizzata anche per creare sfiziosi stuzzichini da servire come antipasto. Infatti, basterà farcirli come più si gradisce e poi tagliare a rondelle.
Chi non ha mangiato almeno una volta la piadina. Quella di oggi è una ricetta ormai collaudatissima della mia amica Steppy (quelle tra parentesi sono le mie modifiche)
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