Archive for Glossario

Le patate

DSC03015.JPG Le patate sono tuberi e ne esistono numerose varietà. Possono essere a buccia marrone, ocra, ruggine o violetta, a polpa tenera o soda. Dalla patata si ricavano farine, fecole e dolci.
Quali sono le più adatte per i diversi usi in cucina? Una prima divisione da tener presente riguarda le patate a pasta compatta e quelle dalla consistenza farinosa: la patata compatta ha un elevato contenuto di liquido e poco amido ed è particolarmente indicata nelle preparazioni in cui deve mantenere la forma senza sfaldarsi. Quindi, perfetta per essere bollita, saltata o utilizzata in insalate.
La patata farinosa, invece, ha una maggiore percentuale di amido. ideale per la preparazione di gnocchi, gratin e creme. Entrambe le varietà sono ottime da friggere. E’ da tenere anche presente il colore della polpa: la patata a polpa bianca, piuttosto farinosa; la varietà a pasta gialla, più soda e compatta; varietà rossa, saporita e consistente.

Consigli per l’acquisto: fate attenzione alla buccia e alla polpa, perchè è da loro che dipendono il sapore e il grado di commestibilità. L’esterno deve essere privo di macchie, non raggrinzito e, soprattutto, privo di germogli. Infatti, nella patata germogliata cresce la solanina, una sostanza che può essere causa di alcuni disturbi. L’eccesso di solanina è riscontrabile quando compare una colorazione verdastra al di sotto della buccia e dei germogli che dev’essere rimossa completamente.
Le patate vanno conservate in luoghi freschi, asciutti e poco illuminati per evitare che germoglino.

Il modo più semplice per cucinare qualsiasi varietà di patata, è quello i bollirle, con la buccia per evitare la dispersione di sali minerali e vitamine. La giusta cottura prevede di partire da acqua fredda, e portare a ebollizione lentamente, proseguendo la cottura per circa 20 minuti.

ottime le patate della Sila

Lievito di birra

Il lievito è costituito da microrganismi che presiedono ai processi di fermentazione e si trovano ovunque: nell’aria, nell’acqua, e in molti altri elementi.E’ presente anche in natura come muffa. Il lievito si usa per rendere soffice e più leggera la pasta. In origine si trattava di una pasta inacidita in cui i fermenti si sviluppavano spontaneamente . Solo più tardi essi vennero coltivati, come come si fa ora per quelli del vino, della birra e dell’alcool. Il cosidetto lievito di birra che si usa in cucina è una massa piuttosto friabile, che tiene compresse le cellule dei fermenti, di color giallo brunastro. In commercio si trova in blocchetti da 25/40 gr. La forza lievitante dei fermenti così trattati rimane costante, a differenza di quelli spontanei. Far lievitare bene la pasta può essere difficile, tuttavia bisogna pensare che il lievito non è altro che un organismo viviente che può crescere e svilupparsi, solo in un ambiente non ostile.I fermenti hanno bisogno infatti di nutrimento, umidità, aria e calore. Tutto ciò si lo trovano nella pasta. La farina contiene infatti albume, un pò di grasso e molti amidi che si trasformano, a contatto con le cellule del lievito, in glucosio (che è uno zucchero): e lo zucchero è il nutrimento principale del lievito. Comunque bisogna aiutare questo processo aggiungendo un pò di zucchero alla pasta lievitata, dato che la farina bianca ne contine poco. L’umidità, altro elemento necessario allo sviluppo dei fermenti, è data dall’aggiunta di latte o acqua, ed è necessaria per l’utilizzazione delle sostanze nutritive della farina. Il calore dà il via al processo della lievitazione, per cui occorre che tutti gli ingredienti siano a temperatura ambiente, superiore alla media. Questo accade al secondo stadio. Ben presto questi fermenti si moltiplicano sfrenatamente e, come la temperatura aumenta, possono vivere senza ossigeno e iniziare la produzione di zuccheri. Scindono gli zuccheri già esistenti in due sostanze: alccol e ossido o acido di carbonio. Questo ultimo gas è il fattore principale che rende soffice la pasta, perchè si raccoglie in piccole bollicine all’interno della pasta e viene cotto insieme con essa. nvece l’alcool è ciò che conferisce alla pasta lievitata il suo tipico sapore. I nemici principali del lievito sono: calore eccessivo, grasso e sale.

Lievito in polvere

Il lievito, questa magica polverina bianca, che fa montare le torte e le rende morbide. Il suo potere sta nell’acido di carbonio contenuto nel potassio, che si libera con il calore della pasta. E’ composta per lo più dal ben noto “cremor tartaro”. Il lievito in polvere, composto in genere da una parte di potassio e due parti di acido, necessita di un’altra sostanza che impedisca che la lievitazione avvenga prima del tempo: questa sostanza è la farina o amido, che rende inoltre questo leivito più conservabile. La pasta trattata col lievito in polvere, a differenza della normale pasta lievitata, non si deve aspettare che aumenti, ma si può mettere subito in forno.

Limetta

limetta.jpg

E’ un agrume color verde, dall’aspetto di un piccolo limone acerbo. Molto succoso e dall’aroma particolare.

Per conferire a un drink un tocco esotico si puà sostituire il limone con la “limetta”.
Ottimo per la preparazione del liquore. Basta lasciare in infusione le bucce tagliate sottilmente nell’alcool e poi, una volta filtrate, aggiungere ad uno sciroppo di acqua e zucchero.

« Older Entries Recent Entries »