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Funghi pleurotus arrostiti in padella

I Funghi pleurotus arrostiti in padella, sono un contorno perfetto per accompagnare piatti a base di carne, uova oppure formaggi. Il mio consiglio è di prepararli e farli marinare con il condimento almeno qualche ora.

Per realizzare la ricetta vi serviranno dei funghi pleurotus, una griglia in ghisa rovente ed un buon olio.

I pleurotus sono funghi dalla carne soda e bianca e si riconoscono per la lor forma.

Prova anche questa ricetta (clicca QUI)

Funghi pleurotus arrostiti in padella

per la ricetta occorrono:

1 kg di funghi tipo pleurotus
2 spicchi di aglio
3 peperoncini
1 pizzico di pepe nero
1 peperone crusco
mezzo bicchiere di olio
un mazzetto di prezzemolo fresco
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Gelato

gelato

La preparazione casalinga dei gelati è diventata ormai una consuetudine.
Le gelatiere elettriche, in un tempo relatimente breve, consentono di preparare degli ottimi gelati genuini.
Iniziamo a stabilire quali sono i gelati veri e propri e che quelli che vanno invece sotto il nome di semifreddi, sorbetti, cassate e spumoni.

Il gelato è preparato con latte, creme o purè di frutta, cotti prima di passare al congelamento.

 

 

 

I sorbetti: sono esclusivamente a base di acqua, frutta e zucchero.

 

 

 

I semifreddi: sotto questa denominazione si possono riunire tutte quelle preparazioni a base di creme gelate e abbinate a canditi, panna montata, biscotti, liquori ecc.

 

 

Gli spumon: sono preparazioni formate da un involucro esterno di gelato e da un ripieno composto da ingredienti più leggeri come: panna, frutta o altro.

Genziana

genziana Molti credono, ma a torto, che il distillato di genziana si ottenga dagli omonimi fiori azzurri che crescono in montagna. In realtà, invece, è il prodotto della distillazione dei pesanti rizomi della genziana gialla, estratti con faticoso lavoro (data la loro notevole grossezza e il loro peso) da ricercatori specializzati muniti di zappe, che scavano negli aridi terreni delle Alpi e dei Pirenei.
Ha un contenuto alcoolico del 40-45% di cui, però, solo il 5% proviene dalla radice della pianta. Il distillato puro (che tra l’altro, è molto costoso) ha un sapore amaro, terroso e un profumo molto aspro. I montanari sostengono che la genziana possiede virtù terapeutiche che giovano allo stomaco, ai reni e alla vescica. la radice di genziana, finemente triturata, viene usata anche per preparare infusi.

In Bavaria e in Tirolo viene servita durante un pasto abbondante o immediatamente dopo. La si offre ben fredda e talvolta perfino ghiacciata. Per il suo elevato tenore alcoolico si presta ottimamente per preparazioni alla fiamma.

Foto presa dal web

Ginepro

foto presa dal web

Le bacche bluastre del ginepro venivano impiegate, già in tempi antichi, come spezia o come medicinale – per le loro proprietà diuretiche e curative -. Con l’avvento della distillazione si scoprì che si poteva sfruttare il contenuto altamente zuccherino di queste bacche per ricavarne dei distillati. Nacquero così il gin, il Genever, il Génépi, lo Steinhagerm tutti con uno spiccatissimo sapore di ginepro. Altri distillati, ricavati dal ginepro, ma con sapore meno intenso sono il ranewitter tirolese, il Borowicka del Xarpazi, il Machandel.

Glassa

glassa La glassa può servire per ricoprire dei dolci non farciti, ma anche delle torte ripiene, per conservarle più a lungo e dare loro una patina lucida. L’ingrediente principale è sempre lo zucchero al velo. Ci sono diversi tipi di glassa: al succo di limone, all’acqua, all’albume montato spennellato sul dolce prima di essere infornato.Per mantenere le torte ancora più fraganti, si consiglia di spalmare un leggero strato di marmellata d’albicocche sotto la glassa.
Per glassare delle torte di grandi dimensioni, versate nel mezzo e poi spalmatela con un coltello andando verso i bordi. Per i dolci di media grandezza si consiglia di usare un pennello, mentre per quelli molto piccoli, come le praline e bonbons, vanno immersi direttamente nella glassa. Una glassa preparata con 250 gr. di zucchero al velo è sufficiente per una torta di 26 cm di diametro.

 

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