Archive for Appunti gastronomici

I Carciofi

DSC00705.JPG I carciofi sono infiorescenze, di cui si mangia la base, compreso il gambo, e la parte carnosa delle foglie, dette brattee. Le varietà differiscono per il colore, verde o violetto e per la presenza o meno di spine. Tra le varietà invernali locali si riconoscono quelli appuntiti e con le spine: il Sardo, il Violetto di Palermo, lo Spinoso di Liguria detto anche “riviera”, precoci, teneri e adatti per essere consumati crudi. Senza spine si ricordano: il Romanesco e il Violetto di Catania e di Provenza.
Al momento dell’acquisto devono essere sodi, con gambo grosso e rigido, di colore verde brillante ed avere le brattee lucide e turgide, ben aderenti l’una all’altra, tutte compatte e non ammaccate.
E’ meglio comprarli non puliti e, volendo, il tempo di conservazione varia dai tre ai quattro giorni, bisognerà però, tenerli con il gambo immerso
in acqua fredda come se si trattasse di un fiore; se messi in frigo, avvolti in un panno umido, si conservano per una settimana. E’ possibile surgelarli, tagliati a piccoli pezzi, crudi o già cotti, durano massimo sei mesi. Prima di procedere alla cottura sarà bene pulirli tagliando il gambo e lasciandone attaccata una piccola parte, si dovranno eliminare le foglie esterne più dure e appassite, spuntare le punte, togliere la peluria interna (il cosiddetto “fieno”) e metterli a spicchi in acqua acidulata con succo di limone. L’acido citrico e la vitamina C presenti nel limone ne impediscono infatti l’imbrunimento. In cucina impreziosiscono il pranzo più semplice, facili e poco costosi si gustano cotti o crudi, ripieni, fritti, stufati, lessati al vapore o in padella.
Insaporiscono i risotti, danno una marcia in più alle lasagne e, mescolati a erbe e spezie, diventano zuppe sopraffine. Se abbinate questi inconfondibili ortaggi con le carni o le patate, oppure li ordinate a fettine sulla pizza o, ancora, li usate come ripieni di carne e pesce, vi sorprenderanno per la squisitezza del sapore. Vi consiglio penne al dente saltate in padella con carciofi cotti in olio ed evaporati col vino bianco. Spolverizzate con gherigli di noci tostate e prezzemolo tritato. Per un piatto da gran galà, cospargete scaglie di tartufo nero che si sposa a meraviglia con il caratteristico sapore del carciofo.

Il basilico

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La cucina italiana esalta molto il basilico. Lo si vede protagonista di tantissime ricette tra cui: il pesto alla genevovese e nella pummarola. Moltissime sono le varietà, quelle più adatte alla cucina sono il genovese dalle foglie di dimensione medio-piccola, con forma ovale e convessa con un colore verde tenue, profumo particolarmente delicato privo di quella fraganza di menta. Il napoletano con foglie grandi, larghe, a superficie bollosa, di colore verde chiaro, molto aromatiche.

Le foglie del basilico si possono essiccare, basta sistemarle ben allargate su un vassoio posto al sole e poi racchiuderle in un sacchetto. Oppure lavare e asciugare, le foglie di basilico, sistemare dentro un barattolo di vetro e coprire con l’olio. Si conserverà l’aroma tutto l’anno.

Il Cioccolato

DSC02888.JPG Ebbene si, il cioccolato in alcuni momenti della giornata ci consola, gratifica e dà energia. Il cioccolato è anche il protagonista di golose preparazioni dolci che vanno dal soufflé, alle mousse, semifreddi, dessert e tanto altro.
Esistono molte varietà: nero, bianco, fondente o al latte, aromatizzato…ciascuno con un aroma e sapore diverso a seconda della qualità e della tostatura dei semi e del procedimento di lavorazione.

Fondente: può essere definito tale se contiene almeno il 43% di cacao, che sale a 45% per il fondente extra.

Amaro: è quello più usato in pasticceria e in cucina e non contiene zucchero.

Al latte: a differenza el fondente contiene latte e zucchero e il cacao è presente nella percentuale non inferiore a 20-25%, se supera il 30% viene denominato superiore o finissimo.

Bianco: è improprio definirlo cioccolato in quanto non contiene cacao e si ottiene miscelando burro di cacao, latte e zucchero.

Aromatizzato: sempre più diffuso ne esistono molte varianti: al caffè, vaniglia, rum, peperoncino e tante altre. E’ possibile prepararlo in casa aggiungendo a del cioccolato fondente sciolto a bagnomaria la spezia prescelta, in polvere o tritata finemente.

Con il cioccolato cosa bere??

Se il protagonista della ricetta è il cioccolato fondente è consigliata della grappa bianca, Rum o cognac.
Le torte con cioccolato al latte richiedono vini da uve bianche, fruttate e ricche di profumi come il Passito di Pantelleria.
Per accompagnare preparazioni a base di cioccolato bianco possiamo scegliere tra i Moscati Passiti di Pantelleria e le malvasie di Lipari.

 

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