Archive for Appunti gastronomici

Spumante

spumante Si definisce spumante, un vino contenente una quantità di anidride carbonica sufficiente a produrre la cosidetta “spuma” dovuta al repentino sprigionarsi di gas in esso contenuto, a notevole pressione (3 -5 atmosfere).

Gli spumanti a fermentazione naturale sono ottenuti per rifermentazione di un vino giovane, al quale sia stata aggiunta una ben calcolata quantità di zuccheri e di fermenti selezionati.

I sistemi della produzione dello spumante natrale sono fondamentalmente due. La “méthode champenoise” che consiste nella rifermentazione del vino in bottiglia e la “méthode Charmat” mediante la quale la spumantizzazione avviene in autoclavi o tini chiusi (cuves closes).
Il primo è il più classico e richiede una manualità più laboriosa e un tempo assai più lungo.

Il metodo Charmar riduce i tempi di fermentazione e offre, inoltre, il vantaggio di controllare meglio le fasi di spumantizzazione.
Svariati sono i tipi di spumante che si producono in Italia.

in rapporto alla quantità di zuccheri in essi contenuta, possiamo stilare questo elenco: Moscato d’Asti spumante, Asti Spumante, Prosecco, Demisec, Spumanti secchi, Brut e Brut nature, quasi completamente esenti da zuccheri e più somiglianti allo champagne francese.

 

Strega

Strega.jpg La Strega è un liquore che, come un filtro d’amore, avrebbe dovuto legare per sempre due persone che lo bevevano. Secondo una leggenda di 700 anni fa, infatti, la bella Bianca Lancia, innamoratasi perdutamente di Federico II di Svevia, preparò un filtro d’amore con 70 erbe raccolte al chiaro di luna, che offrì poi all’imperatore. L’elisir non tardò ad esercitare il suo effetto e Bianca conquistò il suo imperatore. Tuttavia Bianca venne castigata per essere ricorsa aklla magia: il figlio nato dalla loro unione morì e la dinastia degli Hohenstaufen si spense.

Foto presa dal web

Strutto

Lo strutto è un condimento largamente usato in passato soprattutto per friggere; attualmente è meno apprezzato, perche si preferisce usare l’olio di semi che non schizza e scurisce meno facilmente. Talvolta si usa lo strutto anche in pasticceria al psoto del burro o della margarina. rispetto ai quali mantiene la pasta più a lungo morbida e umida. Per la produzione dello strutto (detto anche sugna), si usano i tessuti adiposi del maiale, che vengono fusi a bassa temperatura, quindi filtrati. Raffreddandosi il grasso si solidifica, ma la sua maggiore o minore consistenza dipende dal mangine somministrato ai maiali e dalle parti adipose usate. Lo strutto deve essere cinservato in luogo fresco, asciutto e buio; se lo metterete nella vaschetta del burro nel frigorifero si maneterrà buono a lungo.Nei paesi nordici si trovano in commercio grassi analoghi allo strutto ricavati dalle anitre e dalle oche ingrassate negli allevamenti. tali grassi, però, a meno che sia specificato l’uso di particolari ricette, non sono consigliabili per friggere, per via del loro spiccato sapore.

Sushi…un pò di notizie!!

Il sushi è una preparazione a base di riso accompagnato da alghe, pesce o verdure.

Nel V secolo è nato come metodo di conservazione. Il pesce si faceva fermentare avvolto nel riso e dal sale. Nel corso degli anni la tecnica è cambiata grazie all’introduzione dell’aceto di riso.

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